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Immagine Syrio, Wikipedia
Situato nella bassa Valle di Cembra, Giovo è il primo comune che si incontra provenendo da Trento e Lavis lungo la SS612. Con 2.561 abitanti (dati ISTAT, censimento 2021), si conferma il centro più popoloso della valle, caratterizzato da un territorio variegato suddiviso in diverse frazioni.
Il cuore amministrativo è Verla, capoluogo con circa 900 residenti, seguito per dimensioni da Palù (540 abitanti); quest'ultima presenta una popolazione prevalentemente anziana, distinguendosi nettamente da Ville di Giovo (400 abitanti), che vanta invece una percentuale significativa di giovani (0-18 anni). Il tessuto abitativo si completa con le frazioni minori: Valternigo (poco più di 80 abitanti), le località di Ceola e Mosana (circa 70 abitanti ciascuna) situate lungo la statale, e i piccoli nuclei di Serci e Masen, quest'ultimo composto prevalentemente da seconde case.
Caratteristica distintiva del paesaggio sono i numerosi masi sparsi (Spendenal, Spiazzol, Roncador, Toldin, Alto, Giazz e Spini), strutture storiche spesso singole che oggi ospitano abitazioni private o attività agrituristiche.
La storia del comune è antica, con radici che risalgono ai Romani e ai primi culti pagani. Le cronache riportano una lunga unione amministrativa tra Giovo e Faedo, sciolta solo in epoca napoleonica, mentre la tradizione orale è arricchita dalla leggenda di un misterioso vitello d'oro che si narra fosse nascosto nei pressi di Valternigo.